Una Luce per Modica: MURICANU CHOCOLATE

Due considerazioni espresse per motivi diversi ed in tempi diversi, sono all’origine della nascita di questo lampadario.
Anni fa, chiacchierando con il dott. de Majo si era esaminata l’idea di fare un lampadario color “cioccolato”, quasi un divertissement sul tema del colore del vetro di Murano, sperimentando tra le alchimie possibili, la realizzazione di un vetro il cui colore fosse il più vicino possibile al cioccolato.
La seconda considerazione, avvenne nell’ottobre 2009, nel cantiere del castello di Modica.
L’architetto Salvatore Tringali, che ne curava il restauro, espresse l’ipotesi di poter installare in una delle sale del castello, un lampadario che fosse in qualche modo legato alla città ….pensaci, mi disse.
L’idea mi piaceva, ma mi rendevo conto che le capacità “espressive” di un lampadario sono limitate per un’operazione del genere….e invece…invece, come le madeleine di proustiana memoria, il ricordo delle considerazioni fatte con de Majo mi si ripresentò chiara alla memoria: lampadario, cioccolato, Modica!
Non è forse Modica un centro di eccellenza della produzione di cioccolata?
L’Idea, concetto generativo per qualsiasi operazione di design si era materializzata.
Sarebbe stata la pianta del cacao l’elemento che avrebbe connotato il lampadario, fiori, foglie, semi, frutti; il colore del cacao come “basso continuo” della composizione; i peperoncini come elemento ulteriore caratterizzante la produzione cioccolataia modicana.
Da qui anche il nome scelto per il lampadario; in dialetto siciliano modicano, si dice muricanu, così è nato il Muricanu Chocolate.
A quel punto si trattava di attivare il lavoro di squadra a Murano.
Si è scelto di usare un vetro in pasta, anziché trasparente, color “Cioccolato”, per poter mantenere una omogeneità di tono in tutte le sue parti. Con esso sono stati realizzati tutti gli elementi del fusto e dei bracci. Per scurirlo ulteriormente abbiamo usato anche del vetro di colore Nero all’interno di questi pezzi ed il Cristallo, più l’oro zecchino a 24 carati, di cui tutto il lampadario è profuso, arricchendo notevolmente i valori materici dell’oggetto.
Il colore Rosso, per i pendagli-peperoncino ed i frutti, i cabossi della pianta del cacao.
Il colore Bianco in pasta per i semi-pendagli dei bracci del lampadario, immersi nella loro gelatina in Cristallo trasparente.
Il colore Verde per le foglie, i frutti e per tutti i profili color Cioccolato e per i rulli-tazzine in Cristallo, dei bracci.
Il colore Giallo-Melone sempre per i frutti.
I pendagli delle foglie sono particolarmente preziosi e per la loro realizzazione è necessaria una grande perizia tecnica da parte del maestro vetraio. I fiori, in pasta bianca con gli stami in colore Rubino, vanno preparati singolarmente e tenuti in tempera. Successivamente si prepara una base in vetro colore Cristallo sul quale attaccare uno per uno, in numero di quattro per pendaglio, i fiori precedentemente realizzati.
Sono ben otto i colori che connotano questo lampadario e solo da ciò si può dedurre l’impegno che impone, nell’organizzazione della fornace, la sua realizzazione.
Arch. Roberto Assenza.

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