Gli interventi di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio culturale previsti, individuati e condivisi dai responsabili della Soprintendenza di Ragusa e della Direzione del Parco Archeologico, sono finalizzati non solo alla mera tutela e conservazione dei beni, ma soprattutto volti ad innescare processi di rivitalizzazione storico-culturale ed economica, attraverso un ammodernamento ed un miglioramento qualitativo dei servizi offerti e della fruibilità dei luoghi.

 

Il nostro progetto ha proposto soluzioni migliorative per ciascuna problematica riscontrata. Specificatamente per l’area del fabbricato dell’ex Mulino, destinata a biglietteria e posta a mezza costa rispetto all’area di parcheggio ed ingresso al parco, il nostro progetto ha previsto il miglioramento dell’accessibilità attraverso il superamento in sicurezza della barriera architettonica, attraverso l’inserimento di piattaforme elevatrici ad andamento curvo, per adattarsi meglio alla conformazione naturale del sito opportunamente mimetizzate, quando non utilizzate, entro appositi carter in corten; le cui guide di scorrimento assolvono alla funzione di passamano.

 

Per eliminare il passaggio e la vista all’interno dell’ipogeo dell’ex mulino, della tubazione di scarico dei bagni soprastanti. Una nuova condotta verrà realizzata ed interrata sotto la pavimentazione all’esterno della biglietteria, fino ad arrivare al sistema di smaltimento esistente posto in prossimità dell’ingresso dell’ipogeo.

 

Altro intervento migliorativo ha interessato l’area esterna antistante l’ipogeo, questa essendo prossima alla biglietteria, rappresenterà un naturale punto di raccolta dei visitatori, per questo verrà interessata da un intervento di riqualificazione con la realizzazione di un’ampia area attrezzata che prevede l’impianto di alberature a fronda larga (morus platanifolia), la collocazione di panchine in pietra del tipo a secco con copertina in pietra calcarea, cestini ed una fontanella. 

Previsto anche il posizionamento di una rastrelliera per biciclette a noleggio che saranno messe a disposizione dei visitatori, offrendo il tal modo un ampliamento delle offerte di visita.

 

Riguardo poi alla grotta posta in prossimità, individuata nel bando quale deposito temporaneo dei materiali provenienti dagli scavi, il nostro progetto, per un miglioramento funzionale, ha previsto la pavimentazione in basolato calcareo dell’ambiente ipogeo, nonché l’allestimento con scaffalature modulari metalliche per accogliere i reperti archeologici e l’illuminazione dell’ambiente attraverso strip led integrati nella struttura superiore delle scaffalature. Inoltre per assicurare un adeguato sistema di protezione è stata prevista la collocazione di un infisso esterno realizzato con tondini di ferro a richiamare un incannucciato oltre alla realizzazione di un impianto di allarme collegato alla centrale di controllo e gestione.

 

All’interno della necropoli della Larderia gli interventi migliorativi hanno riguardato innanzitutto la razionalizzazione impiantistica, al fine di ridurre l’impatto estetico prodotto dagli impianti.

L’impianto di illuminazione interna è stato integrato nella struttura di base della passerella cosi da produrre gli effetti scenografici. Allo stesso modo per l’illuminazione delle parti non raggiunte dalla passerella sono stati previsti dei proiettori a led inseriti e mimetizzati entro i piccoli anfratti esistenti. 

Sotto l’aspetto dell’accessibilità e della sicurezza si prevede l’allungamento della passerella fino alla “tomba a baldacchino”, avendo verificato, attraverso un preciso rilievo, la possibilità anche per i diversamente abili di percorrere ed invertire il senso di marcia in sicurezza ed autonomia. 

 

Per i percorsi in pendenza, soggetti maggiormente ai fenomeni di usura a causa del ruscellamento prodotto dalle acque meteoriche e per le aree poste in adiacenza ai siti archeologici, il nostro progetto propone l’uso del basolato in pietra calcarea a spacco, come quello già esistente “cuticci“, sia per valorizzare le emergenze presenti, che per garantire, attraverso l’uso di un materiale resistente, una sensibile riduzione nel tempo dei costi di manutenzione. Per la stessa finalità sono stati previsti dei sistemi di drenaggio sottostanti il percorso in terra stabilizzata, in quei tratti in cui i terreni limitrofi si collocano ad una quota soprastante, in modo da garantire un idoneo deflusso delle acque e salvaguardare la tenuta fisica ed estetica del percorso, riducendone gli interventi manutentivi nel tempo.

 

Estendendo l’accessibilità ad una utenza diversificata, sono stati previsti alcuni interventi migliorativi che hanno riguardato la realizzazione lungo il percorso principale ed in quello di fondovalle di una pista ciclabile, differenziata cromaticamente dal percorso pedonale; mentre per facilitare e migliorare le condizioni di visita dei diversamente abili, sono stati previsti oltre ai sistemi meccanici di superamento delle barriere architettoniche, delle guide per i soggetti ipovedenti inserite alla base delle staccionate in legno.

 

Numerosi interventi di miglioramento hanno riguardato il percorso di fondovalle, per le problematiche che la morfologia del sito presentava.

A seguito di una verifica puntuale effettuata lungo i 3 km interessati , il progetto prevede la realizzazione di tre ponticelli ciclo–pedonali in legno per consentire il superamento dei dislivelli esistenti, nonché l’attraversamento dell’alveo del torrente nei punti in cui questo intercetta il percorso, e la realizzazione di un ponte pedonale con spalle in muratura per permettere al di sotto il passaggio con i mezzi ai proprietari dei terreni limitrofi, eliminando in tal modo ogni interferenza con il percorso stesso, per consentire l’attraversamento a quei proprietari i cui fondi vengono interrotti dal percorso è stato necessario prevedere dei cancelli integrati nella recinzione metallica.

I rilievi e le verifiche effettuate hanno permesso inoltre di migliorare sia il percorso di accesso che la spazialità del punto panoramico. È stato infatti possibile realizzare al posto della scalinata prevista un percorso naturalistico, che seguendo le linee morbide del terreno, alterna piccole rampe a cordonate e a percorsi in leggera pendenza. 

 

Allo stesso modo è stato possibile prevedere un naturale ampliamento dell’area panoramica, realizzando un belvedere dal quale poter godere la vista delle emergenze archeologiche, pavimentato in terra stabilizzata con inseriti elementi informativi direzionali dei diversi siti visibili, realizzati con caratteri in acciaio corten. 

Ulteriore intervento migliorativo è la realizzazione di una ringhiera in acciaio corten con integrato un pannello informativo contenente le descrizioni dei luoghi, mappe tattili e informazioni per gli ipovedenti oltre ad inserti naturali appartenenti al contesto ambientale, che costituiranno per gli ipovedenti delle vere e proprie “ aree dei sensi”.

Le dotazioni tecnologiche previste sono tablet di ultima generazione, wearing technology, con l’uso di Google Glass o di occhiali Vuzix, così da offrire al visitatore una piacevole esperienza rendendo la sua visita un vero viaggio.

Infatti durante la visita del parco sarà infatti possibile per il visitatore camminare lungo i percorsi con uno smartphone o tablet e grazie ai vari sensori di posizionamento GPS che gli indicheranno la presenza di un’emergenza sarà assistito ricevendo informazioni storiche, filmati, con l’aggiunta di didascalie in realtà aumentata o addirittura modelli ricostruiti in 3D.

L’app permetterà durante qualsiasi tragitto intrapreso dall’utente di visualizzare sul proprio dispositivo i vari punti di interesse tramite avvisi sonori che ne richiameranno l’attenzione. A video dunque verranno proposti i contenuti multimediali relativi al punto di interesse, con la possibilità di un’interfaccia interattiva.

A completamento della narrazione suggestiva, oltre la tecnologia AR, l’app darà al visitatore la possibilità di approfondimenti. 

Il progetto prevede anche la costruzione di un sito web vetrina con biglietteria e prenotazione online. La progettazione dei disegni in 3D avverrà inoltre tramite acquisizione su rilievo scanner 3D che permetterà di rilevare nel progetto tutti gli elementi caratteristici degli edifici. Questo permetterà di personalizzare all’interno del software.

 

Gli interventi migliorativi previsti per l’Antiquarium, presso la chiesa rupestre di S. Maria, consistono nella riqualificazione dell’area esterna e all’interno nella ridefinizione dell’allestimento e del sistema di illuminazione. All’esterno è stata notata la presenza di ristagni d’acqua; non potendo intervenire sulle aree archeologiche, per risolvere è stata prevista la realizzazione di una vasca di raccolta con papiri. 

Per ciò che concerne l’allestimento interno sono stati migliorati i pannelli espositivi,  sostituiti con pannelli autoportanti con integrata una illuminazione a LED, anche le vetrine espositive sono state migliorate prevedendo un sistema di apertura “ a cassetto”, che consente di eliminare i telai sul fronte ed avere una piena visuale. 

Tali interventi consentiranno di ridurre degli interventi che interessano il piano archeologico e di ottenere quindi un miglioramento estetico ed una maggiore valorizzazione del contesto.

 

Gli interventi migliorativi previsti nell’area destinata ad eventi sono stati tutti finalizzati a ridurre l’impatto sul sito, attraverso il ricorso a soluzioni di ingegneria naturalistica. Sono state così sostituite le gabbionate metalliche rivestite in pietra calcarea, previste per realizzare i muri di contenimento del percorso di accesso al fabbricato adibito a servizi igienici, con veri e propri muri di contenimento in pietra a secco, dal profilo a gradoni, dotati di tasche di terra nelle quali saranno piantumate essenze autoctone. La pavimentazione in pietra è stata limitata ai soli percorsi principali e alle gradonate, mentre le aree di calpestio a ridosso delle sedute sono state previste con un ghiaietto di pietre di fiume. Il resto dei percorsi sarà realizzato in terra stabilizzata al fine di renderli  più naturali, in continuità con i percorsi naturalistici di visita, mentre le restanti aree saranno coperte da manto erboso. 

I dislivelli tra le gradonate e il terreno coperto da manto erboso, verranno risolti attraverso un sistema di contenimento effettuato con la piantumazione di vegetazione massiva autoctona come il Mirto e il Teucrium.

Nel fabbricato seminterrato adibito a servizi igienici e magazzino sono previste una serie di migliorie sotto l’aspetto igienico e funzionale, oltre che estetico. Per ragioni sia igieniche che funzionali le pareti divisorie interne ai servizi igienici, previste in pannelli corten, saranno realizzate con pannelli prefabbricati in laminato stratificato lavabile, nche le pareti che costituiscono il prospetto esterno saranno realizzate in muratura rivestita nella parte esterna in lamiera corten e nella parte interna con resina. 

Tutti gli apparecchi sono stati sostituiti con apparecchi illuminanti a LED ad alta efficienza illuminotecnica, laddove era necessario annullare l’impatto visivo dei corpi illuminanti sono stati previsti strip LED opportunamente nascosti all’interno delle strutture. 

È stata inoltre prevista la riattivazione dell’impianto fotovoltaico esistente, posizionato sulla copertura del locale tecnico in prossimità del fabbricato dell’ex Mulino, nonché la riduzione del suo impatto estetico attraverso la realizzazione di una duna in terra, piantumata con piante d’alloro, per occultare la vista dell’edificio dal percorso di visita.

Un miglioramento tecnologico e funzionale è stato apportato nell’impianto di video sorveglianza che viene integrato da telecamere SpeedDome con funzioni ronda, rotazione orizzontale di 360°. 

Analogamente l’impianto di diffusione sonora previsto verrà sostituito da un impianto di diffusione da esterno effetto roccia così da essere mimetizzato nel contesto, riducendone l’impatto visivo.

Per migliorare i sistemi di tutela e garantire la salvaguardia dell’area e dei reperti archeologici è stata prevista inoltre l’istallazione di un impianto di allarme, predisposto per il controllo remoto, non previsto nel progetto preliminare.