Interventi di riallestimento museografico ed architettonico del Castello Sforzesco.
2004, Milano
Progettisti: arch. Salvatore Tringali, arch. Rosanna La Rosa
Committente: Comune di Milano
Prestazione professionale: proposta di progettazione migliorativa
Stato della prestazione: progetto selezionato per seconda fase
Negli ultimi anni del secolo XX un nuovo progetto e un grande lavoro di aggiornamento tecnologico e di valorizzazione dei musei è stato segnato dall'inizio dei lavori di impiantistica del novembre 2000.
L'approccio al grande edificio si è sviluppato cercando di imporre una nuova concezione del restauro. Per questa impresa il Comune ha creato un organismo specifico, la Soprintendenza al Castello Sforzesco.
Il Castello è stato considerato come un palinsesto nel quale andavano cercate e valorizzate le tracce di tutte le epoche che lo avevano visto presente accanto alla città con diverse funzionalità: militare e residenziale.
Si è definito quindi un grande progetto di restauro che ha portato ad un'operazione di sistematico rilievo della struttura, finalizzato al restauro, allo svuotamento e al recupero degli spazi utilizzati per fini diversi da quelli museali o comunque non legati alla natura monumentale dell'edificio, alla redazione di una serie di progetti di restauro e di rifinalizzazione.
Per il complesso nella sua totalità, con la revisione anche della linea espositiva, viene invece predisposto il Concorso per la progettazione e per il risanamento dei musei che completerà il restauro monumentale.
Il rinnovamento del Castello attrae gli interessi di molti soggetti sociali: quelli degli investitori privati disposti a utilizzare il Castello come palcoscenico per le proprie attività in cambio di finanziamenti da impiegare in progetti culturali.
Gli allestimenti che si richiede di progettare devono essere al tempo stesso ricchi di emozionante qualità estetica e di vaste possibilità di informazione.
La funzione principale del Castello e dei suoi musei deve quindi restare quella di luogo – simbolo della città.
Il progetto museologico procede per interventi graduali mirati soprattutto al restauro conservativo del monumento, e a offrire nuovi servizi al pubblico, fino a riordinare anche i musei del 2° piano del cortile della Rocchetta e del cortile Ducale; inoltre a restaurare e recuperare i sotterranei degli stessi cortili per adibirli a mostre e manifestazioni, e i sotterranei della Ghirlanda con il fossato esterno della stessa; ad ampliare gli spazi dei musei fino ad interessare il terzo piano ora adibito a depositi che offre bellissimi spazi panoramici da destinare in parte a ristoro e svago e in parte ad ampliamento dei musei sottostanti. Inoltre si vuole creare spazi di accoglienza e di ristoro per il grande pubblico nel cortile delle Armi.
Per i nuovi spazi destinati ai musei, per i riallestimenti dei musei del primo piano del Cortile Ducale e per gli ampliamenti del secondo e terzo piano del cortile della Rocchetta, per l'allestimennto dei nuovi spazi destinati a nuove funzioni per il pubblico nel 2004 è stato bandito un concorso internazionale per la progettazione degli allestimenti museografici e architettonici.
I servizi al pubblico e le aree dedicate a mostre, conferenze, eventi sono dislocati in alcuni punti strategici: all'ingresso principale a destra e a sinistra della Torre del Filarete nel Cortile delle Armi; nel Cortile Ducale; al terzo piano del Cortile della Rocchetta.
La maglia fondamentale di articolazione delle funzioni, il museo d'arte antica, la sala di lettura della raccolta Bertarelli, la biblioteca, così come gli snodi principali e i dettagli architettonici comuni a tutto il monumento rispondono a quel disegno unitario concepito mezzo secolo fa e che oggi costituisce il terreno di confronto naturale per tutti i nuovi interventi.
I nuovi percorsi museali si hanno nel cortile delle Armi e nel cortile Ducale con il proprio spazio per mostre e riallestimenti. Al primo e secondo piano nei cortili della Rocchetta e Ducale, le tante raccolte del museo delle arti decorative saranno riallestite e organizzate in nuovi percorsi tematici.
Questo nuovo modello di museo tende a superare la tradizionale, ottocentesca suddivisione per classi di materiali ordinati per sequenze tipologiche.
La passeggiata delle Merlate, la visita delle torri del Carmine e di Santo Spirito, i rivellini, la "strada segreta", i cortili, formeranno un complesso di itinerari storici che renderà godibile tutto il monumento al pubblico popolare e non specialistico.